L’ULTIMO SPETTACOLO

domenica 24 MAGGIO 2026 ore 18.30
L’ULTIMO SPETTACOLO
di ROBERTO LIPARI e IGNAZIO ROSATO
con ROBERTO LIPARI
TRAMP Management
durata 100′
L’ultimo spettacolo di Roberto Lipari.
E se fosse veramente così? Per un comico la prima volta sul palco non si scorda mai, ma l’ultima? Sarà la più divertente? La più surreale? La più personale? Nasce così un monologo in cui Roberto conduce il pubblico in un esilarante viaggio introspettivo dove per la prima volta parla della sua vita, dei paradossi della sua quotidianità, dei dubbi e dei sogni. Non rinuncerà peró a gettare uno sguardo sul suo mondo, sulla società e sulle generazioni. Segnerà così, passo dopo passo, risata dopo risata, riflessione dopo riflessione la strada che lo porterà a decidere se questo spettacolo debba essere veramente l’ultimo.


MIMI’- DA SUD A SUD SULLE NOTE DI MODUGNO

domenica 17 MAGGIO 2026 ore 18.30
MIMI’- DA SUD A SUD SULLE NOTE DI MODUGNO
di e con MARIO INCUDINE
Testi SABRINA PETIX
Regia MONI OVADIA – GIUSEPPE CUTINO
Musiche MARIO INCUDINE
Arrangiamenti ANTONIO VASTA
con i musicisti (in scena)
ANTONIO VASTA
PINO RICOSTA
MANFREDI TUMMINELLO
Costumi DANIELA CONIGLIARO
Disegno Luci GIUSEPPE CUTINO
Produzione
A.S.C. PRODUCTION
Arte Spettacolo Cultura
Direttore di scena Michele Cassetti
Tecnico luci Vincenzo Miserandino
Suono Daniele Bruna
Allestimenti tecnici:
Dietro le Quinte di Aldo MiserandinoCentro Teatrale Bresciano – ASC Production
durata 90′
Un viaggio da Sud a Sud, sulle note delle canzoni di Domenico Modugno, quelle legate alla Sicilia, a una terra che lui ha adottato perché, come gli disse Frank Sinatra “Fingiti siciliano!
La Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno dov’è e poi il dialetto è molto simile al tuo, al pugliese. Fingiti siciliano e conquisterai il mondo!”.
Un viaggio quotidiano verso una terra straniera chiamata palcoscenico, una terra da dovere raggiungere e conquistare. Le aspirazioni di un uomo del Sud chiamato Mimì ma che potrebbe avere mille nomi diversi, una storia fatta
da mille storie, che si incrocia con quella del suo interprete scorrendo su linee parallele che, sovvertendo ogni regola, si incontrano in uno spettacolo in cui Mario Incudine e Domenico Modugno ci raccontano un mondo che cambia, che lotta, che sogna, che sfida convenzioni e stereotipi.
Mimì siamo noi
Ogni giorno che passa
Noi di Ieri
Noi di Oggi
Noi di Domani
Noi che desideriamo volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare
“Volevo raccontare un Domenico Modugno inedito, il Domenico Modugno degli esordi, quello che si finse siciliano per raccontare a modo suo, fra teatro e canzoni, una Sicilia sconosciuta. Forse, meglio di un non-siciliano ha saputo raccontare la bellezza e la verità di questa terra senza nessuna retorica.
Mettendo insieme tutte le canzoni del suo primo periodo, quelle appunto in siciliano anche se sono state scritte in salentino, ma le due lingue si assomigliano meravigliosamente, ho voluto mettere insieme questo repertorio che neanche Modugno stesso ha fatto mai. Non esiste un disco e non esiste uno spettacolo che metta insieme tutta questa produzione.
Io l’ho fatto in “MIMÌ DA SUD A SUD”, uno spettacolo di teatro canzone che alterna monologhi e queste canzoni meravigliose di Domenico Modugno, prima di diventare Mister Volare, e il teatro è il luogo perfetto per raccontare gli esordi di questa figura e, raccontando gli esordi di Domenico Modugno, raccontiamo anche una parte della storia d’Italia, quella che subito dopo la guerra va verso il boom economico e spera e sogna di potere volare”.
MARIO INCUDINE


OTELLO E DESDEMONA o del femminicidio

domenica 12 APRILE 2026 ore 18.30
OTELLO E DESDEMONA o del femminicidio
da William Shakespeare – adattamento e regia SANTI CICARDO
con SANTI CICARDO ed ENRICA VOLPONI SPENA
luci Nicolò La Rosa | ambienti video Leonardo Bruno
OfficineTeatrali QuintArmata/Casa Teatro
durata 65’
Un luogo comune: una donna che tradisce (o è semplicemente sospettata di farlo), un uomo che, lasciandosi accecare dalla gelosia, uccide la compagna per poi, nella maggior parte dei casi, suicidarsi. L’idea di ri-presentare Otello è nata da una serrata interrogazione del testo shakespeariano e in particolare della figura del Moro. Egli uccide perché si lascia irretire dal laccio traditore di Iago in preda a una cieca e folle gelosia, o piuttosto è totalmente responsabile della propria vicenda e del proprio delitto? Insomma Otello, non importa se bianco o nero, è un uomo che di fronte alla passione amorosa si fa travolgere in un acting out che non è in grado di controllare, o invece uccide per un deliberato ragionamento d’odio? Quando egli trasforma lo spazio che era occupato dall’amore, lasciandovi posto al sentimento brutale e distruttivo, cosa succede nella sua mente?


TI POSSO SPIEGARE

sabato 21 MARZO 2026 ore 20
TI POSSO SPIEGARE
di MICHELE LA GINESTRA E ADRIANO BENNICELLI
con BEATRICE FAZI, MICHELE LA GINESTRA,
MANUELA ZERO – regia di ROBERTO MARAFANTE
Teatro Sette Srl
durata 90′
Un uomo e una donna, un marito e una moglie..vent’anni insieme, senza sbavature, senza incertezze…Certo, ogni tanto una piccola discussione, di quelle banali ma al contempo affascinanti, fatte con l’ironia sottile, tipica di una coppia ormai collaudata. Sembrerebbe filare tutto liscio tra i binari della consuetudine, di una monotona monogamia… fino a quando compare…un’altra donna!
…ma non una qualsiasi, una donna giovane, affascinante, straniera!
…ma soprattutto compare all’improvviso, … nel loro letto matrimoniale!
“Cara non è come credi… giuro, ti posso spiegare!”
E’ da qui che comincia la nostra storia, fatta di un presente inspiegabile e di un passato prossimo abbastanza confuso, e tra un flash back illuminante e un “non ricordo” divertente, tra una risata e una riflessione, la matassa pian piano si dipana, lasciando agli spettatori la possibilità di valutare se è preferibile la cruda realtà o una magica illusione!



LA FIRMA

domenica 8 MARZO 2026 ore 18.30
La FIRMA
scritto e diretto da CLAUDIO FAVA
con NINNI BRUSCHETTA e FEDERICA DE BENEDITTIS
aiuto regia MASSIMO BLANDINI
produzione Marche Teatro -Teatro della Città
Nel parlatorio di un carcere, ai due lati di un tavolo, un uomo maturo e Teresa, una giovane donna, si confrontano sul segreto innominabile che li ha messi inaspettatamente l’una di fronte all’altro. L’una contro l’altro. L’uomo è il padre della donna: o almeno così Teresa ha creduto per tutta la sua vita.
Falso. I suo genitori biologici sono morti in Argentina negli anni dela dittatura. La vera madre della ragazza era stata fatta partorire nel luogo di prigionia, poi l’avevano soppressa. Sono passati trent’anni, il padre è stato arrestato, e Teresa – ignara di tutto – è di fronte alla verità. E alla lunga menzogna che ha travolto la sua esistenza. Un segreto e una violenza che mettono “padre” e figlia di fronte alla necessità di riscrivere il senso del loro rapporto.
E dovranno farlo nel carcere in cui l’uomo è stato rinchiuso in attesa del processo: tocca a Teresa l’ultimo gesto, firmare l’atto di accusa contro il falso padre. Ma i ruoli saltano. Il carnefice si fa inaspettatamente accusatore, la vittima diventa imputata, ogni prevedibilità è azzerata da un continuo scambio delle parti. Perché la vita, anche nei suoi momenti più osceni, fatica ad essere addomesticata, ridotta allo schematico gioco del bene e del male. Per arrivare ad un finale che ribalta ogni facile soluzione.



QUALCOSA DI LEI

domenica 22 FEBBRAIO 2026 ore 18.30
QUALCOSA DI LEI
di ROSA A. MENDUNI e ROBERTO DE GIORGI
con MARIA STELLA STURIALE – regia di TIZIANA SENSI
L’Aria del Continente
durata 80′
Chi è Claudia la donna che sta lasciando Francesco, senza nessun apparente rimorso, anzi, con un senso di eccitazione e di trionfo? Solo una donna insensibile, prevaricatrice, egoista, come lascerebbero pensare la sua quasi ossessiva attenzione all’apparenza, la sua esibita sicurezza, il suo lavoro manageriale nella moda? Eppure c’è stato, ad ascoltare il suo racconto, qualcosa di magico nel loro incontro ed anche un tempo per il batticuore, per la sincronia degli affetti, per la passione. Quella magia però è svanita presto davanti ai misteri di lui sul proprio passato e su una sua ingombrante e misteriosa ex. Sembrerebbe folle diventare gelosa di un’ombra o di un ricordo, eppure Claudia di giorno in giorno si è vista farsi sempre più prevaricatrice, oppressiva e crudele con lui fino a vederlo, a descriverlo e a farlo sentire un fallito, un uomo privo di spina dorsale, a rendere la sua vita un incubo, a volerla distruggere sistematicamente. Litigi, incomprensioni e rancore hanno poi determinato la fine di tutto.
Ma chi è la vera vittima e chi è il carnefice? Qual è la ragione di tanta gratuita crudeltà? Chi sono realmente Claudia e Francesco, e cosa si nasconde nel vissuto di entrambi? Ora è finalmente il momento in cui tutti i segreti vengono dissolti, in cui passato e presente si fondono, in cui la realtà viene a chiedere il conto alla fantasia e a chiedere una decisione difficile.
Impossibile cancellare il passato, doloroso accettare il presente. Per Claudia rimane un futuro da immaginarsi, come sempre, ogni giorno, ma forse la sua scelta di oggi l’aiuterà a non perdere l’ultima parte di sé stessa.
Intrighi psicologici per un’opera intelligente e toccante, scritta da Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi, con la straordinaria regia di Tiziana Sensi.




MOLIÈRE UANMENSCIÒ

domenica 8 FEBBRAIO 2026 ore 18.30
MOLIÈRE UANMENSCIÒ
scritto. diretto e interpretato da FABRIZIO FALCO
Casa del Contemporaneo
durata 60′
«Ed io, sommerso dalle infamie, tradito da ogni parte, cercherò un buco in terra, un luogo isolato in cui avere il diritto, anch’io, di essere un uomo».
Molière uanmensciò (o come volete voi)
Ispirandosi allo stile della stand-up comedy e al teatro di narrazione, l’attore, regista e autore siciliano Fabrizio Falco porta gli spettatori a immergersi nelle vicissitudini della vita di Jean-Baptiste Poquelin, ovvero il drammaturgo francese Molière.
Dal rapporto con i genitori, alla scoperta del teatro, passando per le relazioni con le donne, fino ad arrivare ai successi e ai dispiaceri che lo porteranno alla prematura morte in scena, Falco propone un ritratto appassionato di un artista dal carattere inafferrabile e che, anziché isolarsi, seppe vivere nel suo mondo, guardando però tutto con sarcasmo, ironia e un certo distacco. Raccontare la vita di uno dei più grandi autori e attori di tutti i tempi diventa anche un’occasione per riflettere sul nostro tempo, sulla condizione dell’artista e la società in cui viviamo.
«Cosa significa la vita dell’attore? – si chiede Falco – Nel Seicento come oggi, avere a che fare con la precarietà materiale e mentale, con un mondo che ti rema contro, con un mercato che ti chiede costantemente di non pensare pone davanti a due scelte: isolarsi, andare controcorrente o starci dentro guardando tutto con sarcasmo, ironia e un certo distacco. Per me in questo confine sta l’insegnamento di Molière, nella sua capacità di stare dentro e fuori, in bilico tra il riso e il pianto, nel suo carattere inafferrabile che lo fa essere un classico, ancora rappresentato, ancora raccontato».


DI TUTTI I COLORI

domenica 25 GENNAIO 2026 ore 18.30
DI TUTTI I COLORI
di e con DARIO NATALE
paesaggi sonori Alessandro Rizzo
consulenza e supporto Domenico B. D’agostino, Subhaga Gaetano Failla
locandina Pasquale De Sensi
foto di scena Andrea Torcasio
comunicazione Domenico B. D’Agostino
produzione Scenari Visibili / TIP Teatro
durata 60′
Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, le suggestioni di Il Giappone a Colori di Laura Imai Messina, le parole e gli scritti diOsvaldo Pieroni, hanno gettato le basi del ponte sospeso su cui è salito Saro, una passarella che appare e scompare, unico ponte da cui guardare lo Stretto di Messina, lo Scilla e Cariddi, in quanto patrimonio presente e futuro di pesci, uccelli, esseri umani, mostri marini.
“Non c’è blu senza giallo senza arancione” diceva Van Gogh, e potrebbe anche significare che non c’è felicità senza tristezza. Ma in quella particolare luce cangiante che investe lo Stretto di Messina, basta osservare il colore “cielo che passa”, per riconoscere tra i due estremi che non si possono più toccare, il senso di una vita.
Saro, in vita sua ne ha viste davvero tante, sia in tempo di pace che di guerra.
Sa che non potrà mai collegare il suo passato a questo presente dai valori rovesciati, dove smarrita è la misura del limite e del degrado. Si chiede il perché, Saro, pretende rispetto della sua condizione, della sua insufficienza, sa che al prossimo lampo, colto dai suoi sensi, aprirà il libro delle meraviglie: la vita che ha vissuto.


TORNEREMO ANCORA

domenica 14 DICEMBRE 2025 ore 18.30
TORNEREMO ANCORA
Concerto dedicato a FRANCO BATTIATO
CORO POLIFONICO OUVERTURE
diretto da GIOVANNI MIRABILE
“Torneremo Ancora”, un concerto che celebra l’eredità musicale di Franco Battiato. Il titolo dello spettacolo trae origine da quello della sua ultima canzone, un vero e proprio testamento spirituale. Questo straordinario evento vedrà sul palco il Coro Polifonico “Ouverture”, uno dei cori più prestigiosi della Sicilia, accompagnato da un ensemble di archi, un pianista, un percussionista, due voci soliste, due lettori. Con questa produzione, il coro ha festeggiato i suoi 30 anni di attività, registrando sold out ovunque sia stato presentato. La direzione è affidata al M° Giovanni Mirabile, che ha anche arrangiato i brani eseguiti. Professionista di grande esperienza, vanta una collaborazione all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con lo stesso Battiato. Il programma prevede un alternarsi di momenti recitati e cantati, eseguendo i brani più iconici dell’artista, dai successi pop alle composizioni più spirituali. Tra questi, non mancherà l’ormai celebre arrangiamento de “La cura”, reso famoso dalla partecipazione del coro a “Italia’s Got Talent”. Il concerto offrirà agli spettatori un’esperienza sonora unica e coinvolgente, e celebrerà con rispetto e passione Franco Battiato che, amatissimo, rappresenta un punto di riferimento culturale per l’Italia intera.




